UNA LEZIONE PER SCOPRIRE LA MUSICA

UNA LEZIONE PER SCOPRIRE

FEDERICO MALAMAN

Nella settimana della Week4us alla prima ora e ‘mezza del venerdì tutte le prime sono andate in auditorium ad assistere a un incontro con il musicista contrabbassista Federico Malaman. Lui è un professionista, e ha avuto il diploma di basso. E’ nato con la musica classica, alle medie studiava violino, ha fatto l’istituto musicale e ha imparato a suonare il pianoforte che per lui è uno strumento fondamentale per iniziare a suonare.

Definisce la musica la come la sua vita. Ci ha inoltre detto che per arrivare a quel punto ha dovuto studiare, studiare e studiare.

LA TEORIA E IL SOLFEGGIO SONO LA BASE DI OGNI MUSICISTA.

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UN’OSPITE SPECIALE A SCUOLA

 L’8 febbraio 2018 la nostra scuola Fusinato è stata felice di accogliere il Sindaco di Schio, Walter Orsi, che ha fatto un “tour” della scuola e abbiamo colto l’occasione per fargli un’intervista.

Il sindaco è stato accolto dai nostri assessori che gli hanno fatto fare il giro della scuola; in quaste

In questa occasione si è rivolto a noi ragazzi in modo amichevole, ci sembrava che fosse un ragazzo come noi.

Insieme siamo andati in alcune aule dove si svolgevano delle attività particolari; il sindaco ha parlato cordialmente con noi ragazze e ci ha anche dato alcuni consigli e suggerimenti.

A conclusione della su visita gli abbiamo rivolto alcun domande che ci stavano a cuore :

Intervistatore: Secondo lei è possibile che nel campus che stanno costruendo si possono realizzare delle attività che ci aiutino a sperimentare i nostri talenti?

Sindaco: Assolutamente si, perché all’interno della struttura che è in via di costruzione, il campus, ci saranno dei servizi che riguarderanno principalmente a voi giovani.

Intervistatore: Gli insegnanti ci hanno spiegato che molte attività scolastiche non possono essere svolte per problemi economici, come potremo risolvere questo problema?

Sindaco: I progetti per le scuole sono tanti, ma il finanziamenti sono insufficienti, questo problema comporta tutte le scuole d’Italia.

                                                                                                                                                                                                                                                            LINDA 12 anni

                                                                                                  PIETRO 12 anni

 sindaco

“La mia famiglia stampa artigianalmente da tre generazioni’’

 

Durante la week4us abbiamo incontrato Giancarlo Busato, lui è proprietario di una stamperia artigianale a Vicenza.

In questa antica stamperia si  stampa artigianalmente da Tre Generazioni.

Quest’ anno le classi seconde andranno nel suo laboratorio!

Intervistiamolo:

Domanda: Perché hai iniziato a fare questa attività?Risposta:  Perché mi piaceva tanto, visto che da piccolo guardavo mio padre e mio nonno ed è una

tradizione di  famiglia.

Domanda: Perché hai deciso di venire a raccontarci questa su attività a noi?

Risposta:  Perché è un lavoro difficile da svolgere e spero di trasmettervi qualcosa di importante

Domanda: Che sensazione prova quando si ritrova a spiegare questa attività a noi ragazzi?

Risposta:  È sempre una grande emozione perché ascoltate con curiosità, siete sempre entusiasti verso

quello che è nuovo e diverso

Domanda: Quale scopo vorrebbe raggiungere dopo averci spiegato l’attività?

Risposta:   Farvi capire che le fatiche vengono sempre premiate ed quando s lavora con passione i risultati

si vedono e ci asciano sempre soddisfatti di noi stessi.

Domanda: Quale è stata la sua soddisfazione più grande parlandoci?

Risposta:   Di aver sentito domande interessanti.

Nicolò 12 anni

Maria Laura 12 anni

Karim 13 anni

Alma 12 anni

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Incontro con Giancarlo Ferron: ama anche i lupi

lupiIl giorno 31 Gennaio,    durante la settimana intitolata Week4us abbiamo incontrato un signore di nome Giancarlo Ferrò che ci ha spiegato come funziona lavorare nella Polizia Provinciale, ma soprattutto, c ha aiutati a capire l’importanza per il rispetto della natura!!!

Ora vi introdurremo cosa ci ha spiegato Giancarlo Ferrò.

Per colpa dell’uomo entro il 2050 si estingueranno circa il 24% di tutte le specie viventi.

Con la fine delle due Guerra Mondiali, molte persone hanno abbandonano la montagna per trasferirsi in città, questo purtroppo, ha provocato il suo abbandono ed è stata trascurata; il bosco sta così avanzando e di conseguenza gli animali de bosco si avvicinano sempre più ai centri abitati dall’uomo.

Bisogna sapere che i cuccioli del capriolo sono protettori di loro stessi, questo per dire che non dobbiamo toccarli.

Ora vi approfondiremo la storia del lupo, un animale meraviglioso.

Ora,  per concludere questo bell’articolo, vi elencheremo alcune caratteristiche del lupo,

  1. occhi gialli
  2. mascherina bianca intorno alla bocca
  3. zampe con sfumature nere
  4. riescono a camminare in linea retta
  5. coda corta (non tocca a terra )
  6. campo visivo 250 gradi
  7. velocità di circa km 50 all’ ora

RICORDATEVI UNA COSA:

il lupo non è un animale cattivo, ma un animale buono, che a volte può essere anche nostro amico!

GIULIO 11 aNNI                                                                                                                  JESSICA 11 aNNI

ANNlupo-3A 11 anni

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INCONTRO CON IL PROF.GALLETTA

Giuseppe Galletta è nato a Messina. Ha iniziato ad interessarsi di Astronomia sin da ragazzo. Si è laureato in Astronomia a Padova nel 1975,è stato un  Astronomo presso l’Osservatorio Astronomico   e da allora è Professore della medesima univeristà nel quale si è laureato. Dopo il 1995 ha iniziato esperimenti di Astrobiologia con geologi e biologi,progettando e costruendo un apparato di simulazione dell’ambiente marziano in cui studia il metabolismo cellulare in ambienti estremi.

Il giorno venerdì 2 febbraio è venuto alla scuola A. Fusinato a parlarci dei corpi celesti, argomento che ci ha interessati molto.

Ha iniziato spiegandoci la formazione delle stelle e il loro processo vitale, proseguendo poi informandoci dell’esistenza delle possibili forme di vita all’infuori del pianeta Terra.

É riuscito a chiarire un argomento, apparentemente difficile, in modo semplice e chiaro, con un linguaggio adatto ad essere compreso da noi ragazzi.

Dall’atteggiamento che ha dimostrato durante l’incontro, si può percepire il suo interesse per le stelle, che lo ha portato a conseguire importanti titoli, e a come ama spiegare al pubblico che ha davanti ciò per cui lavora da anni.

La cosa che ci ha più sorpreso è la sua umiltà d’animo, perchè non si è mai vantato di aver avuto così tanti successi e di aver preso parte a così tante associazioni internazionali.

Ha risposto in modo chiaro a tutte le nostre domande e ha cercato di metterci a nostro agio. Ha preso in considerazione tutto ciò che abbiamo chiesto, anche se per un personaggio così importante sarebbero potute risultare poco consone.

Tutti noi siamo stati coinvolti da ciò che ci ha spiegato e ha scatenato in noi la voglia di osservare il cielo più spesso, per cercare di scoprire più informazioni possibili al riguardo.

Il suo intervento è stato fondamentale per noi perchè, oltre ad averci trasmesso il suo sapere, ci è stato d’aiuto nella scelta della scuola superiore, che noi ragazzi di terza abbiamo dovuto affrontare. Ci ha spiegato di come la sua passione sia nata in lui da quando era bambino e di come l’ha portata avanti fino ad essersi laureato in Astronomia.

Alla fine dell’incontro, quando stava spegnendo il suo computer, abbiamo visto che come sfondo aveva un bellissimo quadro. Così la nostra professoressa è intervenuta dicendoci che il Dottore ha un’altra passione, ossia quella per l’arte, e che quel quadro è stato realizzato da lui stesso.

Il professore ci ha fatto capire l’importanza di seguire le proprie passioni e di come si possono trasformare in un lavoro e dare soddisfazioni immense.

-Adji Fatou, 13

-Anna, 13

RISPETTO PER LE MINORANZE

 

Il problema delle minoranze è in realtà una confuso di singoli e specifici problemi ognuno dei quali gravante su un complesso di fattori politici, etnici, economici, sociali e, non ultimo, storici”: con queste parole si presentava, all’inizio degli anni cinquanta, un rappresentante dell’Assemblea generale dell’ONU al fine di trovare una giustificazione alla difficoltà di raggruppare insieme, sotto un’unica ed esaustiva, definizione tutti i problemi relativi alla moltitudine di gruppi di minoranze, per apprestar loro adeguati sistemi di normative per la protezione dei loro diritti. I comportamenti assunti dagli Stati nei riguardi delle minoranze, hanno assunto spesso toni antitetici : riconoscimento della loro esistenza riportato in una Carta costituzionale, alla mancanza di una qualsiasi forma di tutela giuridica. E tra questi estremi vi sono, spesso, numerose posizioni intermedie, come legislazioni speciali, specifiche misure amministrative od il semplice riconoscimento di organizzazioni private che rappresentino gli interessi di questi gruppi minori. Ma anche il termine “riconoscimento”, assume diversi significati, potendo indicare lo status di persona giuridica, una serie coordinata di diritti miranti a garantire i membri di alcune comunità (in base ai principi di protezione dell’identità minoritaria). Ma solo nel 1966, si avrà l’enunciazione di un principio internazionalmente accettato, ovvero l’art.27 del Patto sui diritti civili e politici. Il processo per arrivare a tale risultato, ha origini molto lontane ed una comune base: tutte le principali religioni si richiamano al principio di fratellanza, al di sopra di ogni distinzione di etnia, colore della pelle o linguaggio; inoltre sono state proprio le persecuzioni religiose a costituire le prime occasione di ricerca di questi valori fondamentali di fratellanza universale. Bisogna tenere distinte le minoranze religiose da quelle nazionali anche al fine di evidenziare la sproporzione tra i due tipi, ed in relazione al tempo, distinguere il periodo che ha inizio dalla Riforma protestante – che ha originato le minoranze di fede – fino alla Rivoluzione francese – che ha invece sottolineato il principio della nazionalità – da quello che arriva dal congresso di Berlino del 1878 ed a tutte le convenzioni che precedettero lo scoppio del primo conflitto mondiale.

I DIRITTI DEI BAMBINI

Ogni bambino ha bisogno di una famiglia, d’istruzione e di gioco ma, soprattutto, di rispetto e d’amore. E del suo tempo per crescere. Nonostante però, negli ultimi decenni siano stati importanti i progressi fatti in materia di tutela dei minori, il diritto internazionale è ancora una “scienza giovane” e in molti paesi del mondo i diritti già acquisiti sulla carta non vengono di fatto rispettati, vengono ignorati gli accordi sottoscritti e milioni di bambini vengono privati sia dei loro diritti specifici, sia di quelli che appartengono a ogni essere umano Fino a qualche anno fa , si pensava che il bambino fosse solo un essere in sviluppo, e quindi i suoi diritti venivano legati al suo sviluppo e alla sua vita futura… E, invece, non c’è niente di più sbagliato la vita di ogni persona è anche e soprattutto il suo presente…. E dunque sul presente dell’esistenza di ogni bambino devono essere concentrati gli sforzi comuni. Il bambino e la scuola, il gioco, la famiglia, la salute, i suoi diritti inviolabili, ma anche le norme e la realtà delle adozioni internazionali, e la crudele realtà che ancora affligge parte del pianeta: la povertà estrema, la piaga dei bambini soldato, lo sfruttamento sessuale. Che cosa fare per migliorare la loro vita e come agire per difenderli? Un libro indispensabile per gli addetti ai lavori e per gli operatori del settore, ma anche un utile saggio per tutti gli adulti che hanno, come dovere prioritario, quello di tutelare i “cuccioli d’uomo. Il mondo è troppo grande per essere uguale, specie sui diritti dei bambini.

I DIRITTI DELLE DONNE

Nessun paese è perfetto in questo settore, ma molti paesi hanno cercato di interpretare a proprio modo il tema dell’infanzia. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno ben focalizzato il concetto di interesse superiore del minore e su alcuni temi sono decisamente all’avanguardia. IL nord Europa difende il bambino nelle differenti tipologie di famiglia (senza stare a definire quale è la famiglia minore, ma accettando che ogni famiglia in cui c’è amore e rispetto è migliore ambiente educativo per il bambino che ci vive).E i bambini che sfortunatamente entrano nei processi penali o civili sono trattati in maniera del tutto irrispettosa dei propri diritti e dei propri tempi. Se mi permette un esempio irriguardoso, un bambino è come il latte fresco: ha una data di scadenza a breve. Se si aspetta troppo tempo per decidere il bambino si trasforma, diventa altro. Perde le proprie caratteristiche e si inacidisce, proprio come il latte”. Il G7 delle donne, per accrescere il rispetto  per  le donne

Verranno discusse una serie di proposte per il G7, volte a rafforzare l’apporto delle donne all’economia, la loro partecipazione al mercato del lavoro, allo sviluppo tecnologico e alla sostenibilità. Un’attenzione specifica sarà anche dedicata ai temi delle migrazioni “Donne in movimento” e alla salute e i sistemi sanitari.La Presidenza italiana del G7 ha deciso di promuovere un piano per risolvere che contiene impegni specifici e misurabili su temi che riguardano il potenziamento delle capacità lavorative delle donne: dalla formazione digitale, al superamento della disparità dei salari (es. un uomo 500 euro mentre una donna 350), alla creazione di nuovo lavoro. Si discuterà come introdurre, nelle politiche economiche e sociali, il bilancio di genere. Ormai è chiaro a tutti che la questione «femminile» non è soltanto una questione di diritti. È una delle condizioni essenziali per uno sviluppo sostenibile del sistema economico. Fare leva sulle donne, cominciando dalle ragazze, è essenziale contro il declino ed una ricetta anti crisi. In tal senso è stato redatto il “Patto per le Donne” documento che descrive gli obiettivi da raggiungere per il lavoro delle donne, così come sono emersi dagli Stati Generali delle donne che sono stati svolti in tutte le Regioni italiane: è un percorso unitario di intervento sui territori finalizzato a creare nuova occupazione femminile nell’ambito dello sviluppo economico, produttivo ed occupazionale dell’Italia, per la cui attuazione è ritenuta necessaria un’azione coordinata, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, in considerazione della strategicità e complessità degli interventi, nonché per accelerarne la realizzazione, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali.

 

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RISPETTO PER GLI ADOLESCENTI

SPESSO I RAGAZZI SONO SOGGETTI A VIOLENZE NON SOLO TRA DI LORO MA ANCHE DA PARTE DEI GENITORI, O DI UN QUALSIASI FAMILIARE, MOLTI DI QUESTI A SCUOLA.

ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA, I RAGAZZI SONO ESPOSTI A DIVERSE FORME DI VIOLENZA: MALTRATTAMENTI FISICI, PSICOLOGICI E SESSUALI E COINVOLGIMENTO NELLA VIOLENZA DA PARTE DI UN GENITORE VERSO UN ALTRO, CHE CARATTERIZZANO IL RAPPORTO DI COPPIA DEI GENITORI.

 

Si distinguono diverse forme di violenza nei confronti degli adolescenti:

  • la violenza fisica, che comprende atti violenti come bruciare, strangolare o scuotere la persona; in questa categoria rientrano anche le punizioni corporali come «misura educativa»;
  • la violenza psicologica, come minacciare, insultare, ridicolizzare, umiliare, disprezzare, sminuire, isolare o ignorare la persona. Anche l’assistere ad atti di violenza nel rapporto di coppia dei genitori o l’essere strumentalizzati nelle fasi dei conflitti sono considerati una variante della violenza psicologica;
  • la violenza o l’abuso sessuale, ovvero qualsiasi atto sessuale attraverso contatto fisico forzato commesso da una persona nei confronti di un’altra, contro la sua volontà, sfruttando una posizione di potere. In questa categoria rientrano anche i matrimoni contratti con minorenni (spose bambine), lo sfruttamento sessuale di minori a fini commerciali attraverso la prostituzione minorile e la pornografia infantile;
  • la negligenza fisica e psichica, che implica il rifiuto o la sottrazione del necessario (cibo, cure), della prevenzione (attenzioni, protezione dai pericoli) e degli stimoli (indispensabili per lo sviluppo motorio, psichico, emotivo e sociale);
  • il coinvolgimento nella violenza: caratterizza il rapporto di coppia dei genitori, che per i minori significa ritrovarsi nel locale in cui avvengono i maltrattamenti, sentire i rumori della violenza che provengono da una stanza vicina vederne i segni (ferite o disperazione) sui loro corpi;
  • la violenza istituzionale, che è caratterizzata dal maltrattamento dei minori nelle istituzioni (ad es. istituti, strutture psichiatriche, penitenziari, scuole) da parte delle persone che teoricamente dovrebbero garantire il loro bene e proteggerli;
  • la violenza strutturale: Questa forma di violenza comprende le condizioni di vita ostili ai minori (ad es. traffico stradale, cantieri, assenza di possibilità di gioco, lavoro minorile), ma anche i fattori che si ripercuotono indirettamente su di loro, come le condizioni di lavoro dei genitori e le risorse economiche e sociali;
  • le pratiche che nuocciono alla salute e che violano i diritti umani, come le mutilazioni genitali di cui i minori sono vittime in misura superiore alla media;
  • la tratta (commercio) di esseri umani;
  • lo sfruttamento sistematico (regolare, al massimo) dei minori per reati da parte di organizzazioni criminali;

 

BULLISMO E CYBER BULLISMO

Il CYBER BULLISMO è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come BULLISMO. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie praticate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico (tra compagni di classe o scuola). Oggi la tecnologia consente ai bulli di entrare nelle case delle vittime, di avere accesso alla loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite telefoni o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyber bullismo. Il cyber bullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, foto, video, email, chat rooms, IM, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un ragazzo incapace a difendersi.

DIFFERZE TRA BULLISMO E CYBERBULLISMO

BULLISMO CYBERBULLISMO
Sono coinvolti solo gli studenti della classe e/o dell’Istituto; Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo;
 generalmente solo chi ha un carattere apparentemente forte, capace di imporre il proprio potere, può diventare un bullo; chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, può diventare cyber bullo;
i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima; i cyber bulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri “amici” anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo;
le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute e sono circoscritte ad un determinato ambiente; il materiale utilizzato per azioni di cyber bullismo può essere diffuso in tutto il mondo;
le azioni di bullismo avvengono durante l’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa; le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24;
le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive; i cyber bulli hanno ampia libertà nel poter fare online ciò che non potrebbero fare nella vita reale;
bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali (con la persona) attraverso il contatto diretto con la vittima; invisibilità da parte del cyber bullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia;
reazioni evidenti da parte della vittima (dolore, tristezza, rabbia) e visibili nell’atto dell’azione di bullismo; assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyber bullo di vedere gli effetti delle proprie azioni;
tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza. sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al “profilo utente” creato.

 

 

DOBBIAMO RICORDARCI LA PERICOLOSITA’ DELLA RETE E DI USARLA RESPONSABILMENTE. SE QUALCUNO TI OFFENDE, RICORDATI DI SEGNALARE ALLA POLIZIA POSTALE O, SE UN CASO DI BULLISMO, DI PARLARNE CON QUALCUNO (AMICI, INSEGNANTI, FAMILIARI).

BINTOU AMAR 3^C

LIBRI A LEGGERE

1)L’incredibile caso dell’uovo e del Raffaello perduto

Di Laura Marx Fitzgerald

E’ un libro pieno di misteri, emozionante e molto interessante, ma ti insegna anche la storia dell’arte. Tratta di una ragazza che si ritrova a gestire una casa da sola ( o quasi) e che contemporaneamente deve investigare sulla morte di suo nonno.

 

2)Sophie sui tetti di Parigi

Di Katherine Rundell

Questo è un libro avventuroso e emozionante,quando leggi le pagine ti sembra di esser lì ad assistere alla scena. Parla di una ragazza che scappa con il suo educatore a Parigi e da lì comincerà un’avventura spericolata.

 

3)L’albero dei segreti

Di Natalie Standiford

E un libro pieno di misteri e scoperte ma sopratutto è colmo di segreti… scopriteli voi! E’ l’avventura di una giovane pattinatrice che si imbatte in un albero di segreti.

 

4)Maydala Express

Di Pierdomenico Baccalario E Davide Morosinotto

E’ un libro pieno di avventura e fantasia! Finally scappa dalla stazione dei treni ritrovandosi davanti un viaggio sul Maydala Express,un treno che può portarti in mondi e paesi immaginari.

 

5)Trilogia senza nome

Di Pseudonimus Bosh

Anche se uno non ama la lettura può appassionarsi a questa trilogia di Pseudonimus dove sai mai cosa trovare nella pagina successiva o nella riga seguente! Sono libri misteriosi e stravaganti ma anche divertenti. Sono letture da non perdere (assolutamente),li consiglio vivamente.