LA SCUOLA IN RIMA

NUOVI AMICI E NUOVI NEMICI

ZAINI PESANTI SCHIENE DOLORANTI

SE QUALCOSA LANCERAI DAL PRESIDE FINIRAI

NOEMI e VERA

 

Arriva l’estate, compiti a palate.

Arrivi in terza l’esame ti aspetta

Sei un bravo studente, per i bulli un perdente.

CORINNA e ALICE

 

Sciocco sarai se non studi mai.

Libero sarai quando a ricreazione andrai.

Male starai se dal preside andrai.

Felice sarai quando un voto bello prenderai.

Felice sarai se studierai.

Un bel voto prenderai se

il cervello userai.

Se in classe non andrai, bocciato sarai.

MARTINA, THMAS, LENARDO e LORENZO

 

VOTI BASSI TANTI SCHIAFFI  

UNA PAROLACCIA E IL PRESIDE TI MINACCIA

IL BIRICHINO FARAI E LA NOTA PRENDERAI

ANDREA

ARRIVIAMO ALLE MEDIE!!!

 

Ciao, siamo dei ragazzi di 5ª A del Plesso “V. Da Feltre” e vorremmo esprimere alcune paure e difficoltà che pensiamo di trovare alle scuole medie.

Noi ragazzi abbiamo alcune preoccupazioni:

Paure

Difficoltà

Di trovare nuovi amici Avere zaini pesanti
Di prendere un brutto voto Affrontare alcune materie anche nuove
Della severità dei professori Perdere alcuni amici
Di trovare bulli Dell’ impegno maggiore dell‘ indirizzo musicale
Di andare a scuola a piedi Di adattarsi alla nuova scuola
Di dover affrontare troppi compiti Delle lingue straniere

Alcuni nostri pensieri

Osservando mia sorella mentre studia ho trovato molta difficoltà in quello che faceva. (Chrystel)

Io invece quando ho visto mia cugina mentre eseguva i compiti ho pensato che li avrò anch‘io alle scuole medie e quindi ho preso paura.

Erano davvero tanti! Però, poi ho pensato che se lei studia molto ed è molto brava, se mi impegno come lei potrò farcela. (Irene e Martina C.)

Anche voi quando eravate piccoli e se avete fratelli e sorelle anche voi avete pensato le stesse cose?

                                      Chrystel, Irene, Martina, Yon

FORUM DEI MESTIERI: UN’ESPERIENZA PREZIOSA

 

Agli inizi di novembre la mia professoressa di italiano mi ha chiesto di partecipare al progetto di “Scuola X “, con alcuni miei compagni di altre classi avremo dovuto presentare il Forum dei mestieri nella serata inaugurale. Devo dire che nell’immediato sono rimasta un po’ sorpresa . Avevo paura di espormi ad un pubblico adulto ed è questo il motivo più grande che mi ha spinta ad accettare: superare il mio limite. Volevo provare qualcosa di diverso e superare questa mia paura, volevo crescere.

Per la prima volta nella mia vita mi era stato affidato un compito cosi grande, che richiedeva tanta voglia di fare, disponibilità e affidabilità e mi sentivo orgogliosa.

Io , insieme ai miei compagni di avventura ci siamo coalizzati e impegnati nel portare a termine, con successo l’obiettivo.

Abbiamo lavorato molto e alla fine, il risultato, ci ha regalato molte soddisfazioni .

Quest’esperienza mi ha lasciato solo insegnamenti positivi.

Mi ha insegnato che ad un impegno dato, non bisogna trascurarlo e tanto meno tirarsi indietro o scoraggiarsi.

Questa esperienza mi ha insegnato cosa significa lavorare veramente in squadra e mi ha fatto capire che il lavoro insieme è bellissimo perchè ci si confronta, si discute, si ride, la fatica, si sente meno la fatica e, alla fine, si gioisce insieme del successo ottenuto.

“ CON IL TALENTO SI VINCONO LE PARTITE , MA E’ CON IL LAVORO DI SQUADRA E L’ INTELLIGENZA CHE SI VINCONO I CAMPIONATI “ Michael Jordan .

Questa esperienza mi ha insegnato che la vera fatica non è mai sprecata, che se una cosa non è costata fatica non è cosa fatta bene.

Ho capito, infine, che bisogna sempre farsi coraggio e cimentarsi in esperienze simili perchè ti danno l’opportunità per crescere ancora.

Durante la serata dell’ esposizione, il pubblico sembrava apprezzare molto e credo sia stato proprio quel momento, che ognuno di noi abbia veramente capito che il sacrificio ci aveva resi enormemente felici e soddisfatti di noi.

E’ stato bello poter trasmettere e far capire le nostre riflessioni sul mondo del lavoro al pubblico che ha partecipato all’inaugurazione.

Ringrazio la prof.Mattera per l’opportunità data ma soprattutto la prof.Rossi per averci supportato e stato accanto nel nostro cammino.

ROBERTA 13 ANNIimmagine-missiobn-forum

DALLE  ELEMENTARI  ALLE  MEDIE: un mistero da scoprire

 

 

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1-Non più maestre ma …

2-Non solo matite e pennarelli ma anche…

3-D’ora in poi durerà soltanto 10 minuti

4-Dall’anno prossimo sarà molto più intenso

5-Se i professori non ascolterete da lui andrete…

6-Alla fine lo dovrete sostenere

7-Per ogni materia la dovrete cambiare

 

 

Indagine sulla scuola secondaria

Abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi delle medie quali difficoltà hanno incontrato nella nuova scuola. Queste sono le loro risposte.

  • Nella scuola secondaria si possono fare molte cose belle ma ci sono più regole da rispettare. Per esempio:

è molto vietato correre nei corridori perché si rischia di scivolare e cadere, ci sono anche molti ragazzi che passano e che puoi far cadere.

L’altra regola è che se non ti comporti bene rischi di prendere una nota perché si deve essere più responsabili di prima di quello che si fa.

La terza regola è:

se fai 3 dimenticanze, i prof. sono costretti a darti un 5 nel registro e sul diario.

Chi non ascolta il prof. avrà una nota nel diario

JACOPO E CHIARA

 

C’era una volta un ragazzino  di nome Jacopo, che non amava andare a scuola. Jacopo  aveva appena compiuto 11 anni, e doveva cominciare  la scuola secondaria. Era agitato, ma nello stesso tempo felice di fare nuove amicizie. Ogni mattina, prima di andare a scuola Jacopo si svegliava tardi e sua madre lo sgridava, anche  a scuola i prof  lo sgridavano per le assenze e per le dimenticanze. All’ora di  ricreazione Jacopo stava sempre seduto a fare i compiti che non aveva fatto nei giorni precedenti. Quando tornava a casa da scuola la mamma gli dava tanti compiti da sbrigare mentre lui voleva giocare a pallone con i suoi amici. Jacopo era arrabbiatissimo e disperato. Il giorno dopo a scuola nessuno dei compagni non andava da lui per fare amicizia. Improvvisamente una ragazzina gli si avvicinò e gli chiese perché era così triste e perché non parlava, poi qualche minuto dopo Jacopo disse che non andava bene a scuola e che voleva rimediare tutto. La ragazza si chiamava Chiara e si offrì di aiutarlo. Così al pomeriggio Chiara andò a casa di Jacopo, lo aiutò a capire meglio i compiti assegnati. Ogni giorno dopo la scuola Chiara e Jacopo si ritrovavano in biblioteca per studiare insieme. Col passare del tempo Jacopo migliorò molto a scuola con le verifiche ,le interrogazioni ecc. Alla fine dell’anno scolastico  Jacopo si ritrovò in pagella dei bei voti e la sua mamma era fiera di lui , e ringraziò Chiara per averlo aiutato. Jacopo si innamorò di Chiara e promisero di essere per sempre amici.

 

JELENA .  5^ elementare

ELISABET .  5^ elementare

DIANA .  5^ elementare

ZACHIA .  5^ elementare

La scuola secondaria

 

Ciao sono Tommaso e faccio la prima media.

Vorrei  raccontarvi   qualcosa  su  questa  scuola.

L’ altro giorno la prof. ci ha spiegato  l’ importanza  della  scuola  secondaria, ho imparato come ci si comporta , ad  esempio bisogna stare sempre in silenzio, molto in Silenzio …

All’ inizio  questa  scuola  ti  fa  paura  perché  non  conosci  i  tuoi  nuovi  compagni, i  professori  e  non  sai  com’è   l’ ambiente,  ma  poi  quando  fai amicizia  con  tutti,  ti  diverti tantissimo.  Di  solito  nella  tua  classe  hai  sempre  almeno  un tuo ex  compagno di classe quinta  .

Ciao e arrivederci.

FRANCESCO D.  5^ elementare

MICHELE F.  5^ elementare

ALESSANDRO D.  5^ elementare

SIMONE G .  5^ elementare

 

LE STORIE di CARLETTO

 

Per Carletto è il primo giorno di scuola media.

Quando, finalmente,  ha trovato la classe, Carletto non aspetta altro che inizi la lezione. Ad un tratto sente chiamare il suo nome: -Carletto, dimmi due pronomi.- Ma Carletto, dall’agitazione non riesce a dire altro che:-Chi? Io?- Bravo Carletto!-esclamò il professore.

 

Un giorno Carletto chiese al professore: -Professore si può punire una persona per qualcosa che non ha fatto? – Certo che no Carletto!- Bene, perché io non avrei fatto i compiti!

Nella scuola di Carletto c’era un nuovo professore.

Un giorno mentre spiegava era disperato perché in quella classe non c’era proprio disciplina.  Allora scocciato disse:-Ora basta, credevo foste ragazzi intelligenti con cui si può ragionare…ma forse mi sbagliavo. Se c’è qualche sciocco, in questa classe si alzi in piedi. Nessuno si mosse.

Dopo un po’ Carletto si alzò. –Perché ti sei alzato?- chiese sorpreso il professore.

– Professore, mi spiaceva vederla lì in piedi da solo!

 

ALESSIA  5^elementare